Tra illusioni e leggenda: la vita straordinaria di Silvan

Foto scattata dall'autore del blog.


Dagli esordi veneziani ai palcoscenici internazionali

Cari amici, benvenuti a questo traguardo speciale: il centesimo articolo del nostro blog!
Sì, avete capito bene: cento storie pubblicate, tra aneddoti incredibili e biografie dei più grandi illusionisti del passato e del presente.
Per celebrare questa occasione non potevamo che dedicarci a una vera leggenda vivente, un artista che ha saputo restare protagonista assoluto nel mondo della magia e non solo.
Ogni volta che si parla di illusionismo, il suo nome è il primo che viene in mente. Lui è il Maestro, il padre dell’arte magica in Italia ma anche nel mondo: Silvan.
Ho atteso fino a oggi per raccontarvi la sua storia, perché meritava un momento speciale. E quale occasione migliore di questo centesimo articolo?
Mettetevi comodi: ripercorreremo insieme una carriera straordinaria, lunga settant’anni, e cercherò di racchiuderla in poche pagine. Buona lettura!

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Biografia
Aldo Savoldello, meglio conosciuto come Silvan o Mago Silvan, nasce a Venezia il 18 maggio 1937, al piano nobile di un palazzo settecentesco. I suoi genitori sono Olga Tagliapietra e Giovanni Savoldello.
La madre, Olga, è una donna dolce e premurosa, che dedicherà la sua vita al marito e alla cura dei suoi sette figli. Il piccolo Aldo cresce come un bambino solare e intraprendente, che ama giocare con gli amici tra le calli della sua amata Venezia.

Durante gli anni del liceo affianca lo studio alla sua grande passione: l’arte magica.
Il padre Giovanni, nato a Venezia nel 1905, costruisce una brillante carriera fino a diventare maresciallo dei vigili urbani e capo della Sezione Lagunare. A coronamento della sua dedizione, viene nominato Commendatore lo stesso riconoscimento che, molti anni dopo, nel 2023, sarà conferito anche al figlio prestigiatore.

Per Aldo, il padre rappresenta un modello non solo di integrità e disciplina, ma anche di immagine: fu lui a ispirargli la capigliatura con brillantina che il giovane mago adotterà nei suoi primi spettacoli, presentandosi al pubblico con il nome d’arte Saghibù. (Di questo curioso nome ne parleremo più avanti.)

La passione per l’arte magica nasce nel 1944, quando Aldo, appena sette anni, assiste in un ristorante di Crespano del Grappa all’esibizione di un illusionista che lo invita sul palco per aiutarlo in un gioco: un sorprendente passaggio di monete. Da quel momento decide che da grande avrebbe fatto il mago.

Il successo dei primi spettacoli entusiasma il giovane Aldo, che, sempre più determinato, prosegue su quella strada con esibizioni di beneficenza negli oratori e negli ospedali. I genitori lo sostengono, a patto che non trascuri gli studi e i lavori di casa, compiti che lui svolge con disciplina e serietà.

Il teatro dell’oratorio Don Bosco diventa presto il suo quartier generale, il luogo dove prova e mette in scena i suoi primi spettacoli, alimentando una passione destinata a trasformarsi in carriera.

All’inizio, suo padre non vedeva di buon occhio l’idea che Aldo intraprendesse la carriera di mago. Tuttavia, quando il giovane decide di lasciare il liceo per seguire la sua vocazione artistica, accetta la sua scelta, riconoscendo che nella vita è fondamentale fare il mestiere che si ama. Per Aldo, il padre resterà sempre una figura di riferimento, costante e presente.

La famiglia Savoldello è numerosa e molto unita: Aldo, terzogenito, ha quattro fratelli e due sorelle Maria, Udilla, Bruno, Renzo, Roberto e Renato.
Gli anni giovanili li trascorre nella sua amata Venezia, città a cui rimarrà profondamente legato anche dopo il trasferimento a Roma negli anni Settanta. Nonostante la nuova residenza, il richiamo della laguna resterà fortissimo, e Silvan vi farà spesso ritorno in momenti significativi della sua vita. Venezia, dal canto suo, non lo dimenticherà mai, tributandogli negli anni le più importanti onorificenze.

Dagli esordi come Saghibù alla leggenda di Silvan
Venezia, 1948. È un pomeriggio di sole e, sul piccolo palcoscenico dell’oratorio Don Bosco, un giovanissimo Aldo Savoldello si prepara con emozione. Ancora bambino, dispone con cura i suoi attrezzi: dopo mesi di allenamento è pronto a presentare al pubblico il suo primo “spettacolino” di magia, preparato con dedizione quasi maniacale.

Gli oggetti di scena li ha costruiti da solo, con colla, carta, legno, stoffa e una buona dose di pazienza, ispirandosi ai manuali e ai libri trovati sulle bancarelle della sua amata Venezia. Ogni numero è accompagnato da un monologo che Aldo ha già ben chiaro nella mente.

Per l’occasione ha scelto anche un nome d’arte: Saghibù, dal suono orientaleggiante e misterioso, perfetto per alimentare la magia del momento.

Ma qual è l’origine di questo nome così particolare? In realtà, il piccolo Aldo aveva voluto racchiudere in esso un omaggio alla prestigiazione italiana:“Sa” richiama le iniziali del suo cognome, Savoldello.
“Ghi” è un tributo a Otello Ghigi (1911-2001), valente prestigiatore, ipnotizzatore e scrittore, nonché suo primo maestro.
“Bù” ricorda Ranieri Bustelli (1899-1974), il più grande illusionista italiano della prima metà del Novecento, simbolo di eleganza e raffinatezza, famoso per i suoi spettacoli grandiosi e per l’indimenticabile numero in cui faceva apparire un neonato sul palco. Bustelli contribuì anche, nel 1963, a fondare il Circolo della Magia Nazionale (oggi Club Magico Italiano), da cui sarebbe poi nato il Circolo Amici della Magia di Torino, tuttora attivo.

Dunque, già nel suo primo pseudonimo, Aldo non solo volle inserire un richiamo personale, ma anche un tributo al suo maestro e alla più grande star magica italiana dell’epoca.

La svolta arrivò però qualche anno più tardi, grazie a Silvana Pampanini, celebre attrice e co-conduttrice del programma Primo Applauso. Consegnandogli un premio, gli disse sorridendo:
«Saghibù è un nome troppo esotico per un ragazzo della tua età. Prendi pure il mio, Silvana: togli la “a” finale e chiamati Silvan!».

Così nacque il nome destinato a diventare, in pochi anni, sinonimo di prestigiazione, simbolo di classe e raffinatezza magica. Un nome che avrebbe varcato i confini italiani, imponendosi sulla scena internazionale e restando per sempre inciso nella storia dello spettacolo.


Carriera
La vera svolta arriva nel 1956, quando il diciannovenne Aldo Savoldello partecipa al programma televisivo Primo Applauso, un talent show ante litteram che selezionava giovani promesse in diverse categorie dello spettacolo. A condurlo erano Enzo Tortora e Silvana Pampanini.

Non dimentichiamo che la televisione italiana aveva iniziato a trasmettere soltanto il 3 gennaio 1954: era ancora una novità affascinante, misteriosa, quasi un “mobile” raro che non tutte le famiglie possedevano. Proprio per questo, chiunque vi apparisse, anche solo per pochi istanti, diventava immediatamente famoso.

Ma come arrivò il giovane Aldo in quel programma? Fu il padre di un suo compagno di classe a iscriverlo, a sua insaputa. Aldo partecipò così a un provino negli studi Rai di Venezia e, naturalmente, fu selezionato.

Il 29 aprile 1956, in prima serata, eccolo sul grande schermo: indossa il frac, i capelli impomatati di brillantina, e come sempre appare sorridente, simpatico e sicuro di sé. Il pubblico lo premia con entusiasmo e il punteggio finale lo consacra vincitore della serata.

A decretarne il successo furono sia la giuria composta da grandi nomi come il regista Vittorio De Sica, la soprano Toti Dal Monte e l’attore Carlo Dapporto sia il pubblico, grazie "all’applausometro", uno strumento che misurava l’intensità degli applausi e che rendeva il verdetto ancora più spettacolare.

Su quel palco passarono molti artisti che sarebbero diventati celeberrimi, tra cui Peppino di Capri e Adriano Celentano, oltre a validi prestigiatori come Vinicio Raimondi, Tony Mantovani e Luigi Chetta.

Parigi e l’Europa
Nel 1956, dopo l’apparizione televisiva che lo aveva fatto conoscere al grande pubblico, gli spettacoli di Silvan aumentarono rapidamente di numero e di qualità. A organizzarglieli era il suo impresario, un palermitano trapiantato a Venezia che lo seguiva già da qualche anno.

Una sera Silvan si esibisce al night club Chez Vous dell’Hotel Excelsior di Venezia, davanti a un pubblico internazionale che includeva anche Edward Simpson. Poco dopo arrivano i primi ingaggi a Roma: tre mesi di spettacoli nei locali più esclusivi dell’epoca, come il Jiky Club, frequentato dai vip, e la Rupe Tarpea. I compensi erano modesti, ma l’occasione preziosa: proprio lì un impresario francese, che aveva portato in scena l’illusionista Howard de Courcy, nota il giovane mago e gli propone di esibirsi in un gala di beneficenza all’Olympia di Parigi, accanto a nomi leggendari come Édith Piaf.

In quel tempio dello spettacolo, Silvan si esibisce con un numero di manipolazione di sigarette, carte e palline, includendo l’applauditissimo gioco delle tre carte infilzate con la spada e la celebre trombetta spiritica, inventata da Amedeo Vacca, assistente di Houdini.

Il successo gli apre le porte dei locali parigini più rinomati: viene ingaggiato alla Boule Blanche e a La Villa, due night club di Montparnasse, e trascorre poi tre mesi al Sexy, locale notturno alla moda, al pari del celebre Crazy Horse.

In poche parole, nel giro di poco tempo, Silvan conquista Parigi.

Nell’ottobre del 1957, Silvan è ancora in Italia. Parte dal Teatro Smeraldo di Milano e, grazie a un nuovo impresario, inizia a lavorare nell’avanspettacolo, calcando i palcoscenici più prestigiosi del Paese: dal Teatro Universale di Genova al Golden di Palermo, dal Teatro Nuovo di Verona all’Idea di Torino, dove conquista il pubblico con un numero parlato della durata di venticinque minuti.

La permanenza in Italia, però, dura poco: dall’estero arrivano numerose richieste. Nel 1959 vola in Portogallo, dove si esibisce al celebre Casino Estoril, dotato di un teatro-restaurant sul modello del Lido di Parigi.

Una sera, tra gli spettatori, c’è anche l’ex re d’Italia Umberto II di Savoia, che dal 1948 risiedeva in Portogallo. Colpito dall’esibizione, il sovrano invita Silvan a esibirsi a Villa Italia. Il giorno successivo, in segno di apprezzamento, il giovane illusionista riceve un dono speciale: un elegante frac su misura, confezionato dal sarto personale del re.

Seguono poi nuove tappe in Francia, dove Silvan si esibisce nei casinò di Cannes, Nizza, Deauville, Juan-les-Pins, Aix-les-Bains, Évian e naturalmente a Monte Carlo, allo Sporting Club, in occasione del prestigioso “Gala de la Rose de la Croix-Rouge”, alla presenza dei principi Ranieri.

A Parigi torna spesso, incontrando personaggi straordinari come Juliette Gréco, Charles Aznavour, Amália Rodrigues, Caterina Valente, Maurice Chevalier e Brigitte Bardot.
Al celebre Moulin Rouge tornerà a esibirsi per ben due volte.

In quegli anni sono davvero moltissime le esibizioni in giro per l’Europa. Nel 1958 fece anche una tournée in Germania, assumendo il popolarissimo cantante Renato Carosone e comparendo nel relativo programma di sala.

Per la festa dell’ultimo dell’anno del 1959 Silvan è ingaggiato alla Salle Pleyel di Parigi con guest star Joséphine Baker (con la quale, nel 1964, lavorerà per tre mesi all’Olympia nello spettacolo Adieux, con cui la celebre “Venere nera” disse addio alle scene).

Insomma, la carriera di Silvan fu davvero straordinaria, riuscendo a conquistare il mondo. Si esibì in Giappone, nelle città di Tokyo, Osaka, Kumamoto, Sendai, Kyoto, e ancora a Tokyo, nel celebre locale New Latin Quarter. Il suo numero con le tortorelle riscosse un enorme successo, tanto che i manifesti che lo pubblicizzavano ricoprivano interi palazzi.

Inoltre, apparve nelle principali trasmissioni televisive italiane per ben 171 volte.

Premi e riconoscimenti
È quasi scontato dire che un personaggio come Silvan abbia collezionato numerosi premi nel corso della sua carriera, ma il loro numero e prestigio sono davvero straordinari. Di seguito menziono quelli più importanti, cercando di non tralasciare alcun riconoscimento significativo.

Se non erro, Silvan risulta essere il prestigiatore italiano più premiato, un artista che ha saputo coniugare talento, eleganza e innovazione, conquistando non solo il pubblico, ma anche il rispetto dei colleghi e delle più prestigiose istituzioni magiche a livello mondiale. Ogni premio che ha ricevuto non è solo un attestato di bravura tecnica, ma anche un riconoscimento del suo contributo alla diffusione e alla valorizzazione della magia come forma d’arte internazionale.

Onorificenze ufficialiCommendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2023)
Concesso dal Presidente Sergio Mattarella, è uno dei più alti riconoscimenti civili italiani. Premia Silvan per la sua lunga carriera, il contributo alla cultura e alla diffusione della magia in Italia e nel mondo.

Premi internazionaliMagician of the Year (Academy of Magical Arts, 1990 e 1999)
Un riconoscimento prestigioso conferito dall’Academy di Hollywood, noto come la “casa della magia”. Premia gli illusionisti che si sono distinti a livello mondiale. Silvan è stato l’unico artista non statunitense a riceverlo due volte.
Merlin Award (1998 e 2011)
Conferito dalla International Brotherhood of Magicians, è considerato l’equivalente dell’Oscar per i prestigiatori. Riconosce l’eccellenza artistica e la capacità di innovazione nella magia. Silvan è stato il primo italiano a ottenerlo.

David Devant Award (Magic Circle, Londra, 2017)
Premio conferito dal celebre Magic Circle, uno dei circoli magici più prestigiosi al mondo, per il contributo eccezionale alla promozione e all’arte della magia a livello internazionale.
Oscar Mondial de la Presentation
Assegnato durante i congressi mondiali della Federazione Internazionale Società Magiche, premia l’abilità scenica e l’eleganza nella presentazione dei numeri di magia.

Premio Lumière (Parigi, 1990)
Riconosce i grandi artisti dello spettacolo che hanno saputo coniugare tecnica e spettacolarità, celebrando la carriera di Silvan come icona della magia.

Louis Award (New York, 1994)
Premio conferito negli Stati Uniti per la capacità di innovazione e l’impatto internazionale nell’arte della magia.

The Masters Fellowship Award (2015)
Considerato il “Nobel della magia”, premia la carriera eccezionale di un artista e il contributo duraturo al mondo magico.

Premio Grock (Imperia, 2016)
Celebra i maestri del sorriso e del divertimento, riconoscendo il talento e la capacità di intrattenere con eleganza.

Premio Festa di San Marco (2025)
Riconoscimento alle eccellenze veneziane e metropolitane; celebra Silvan come ambasciatore della magia italiana e icona della cultura veneziana.

Riconoscimenti specialiHall of Fame della Society of American Magicians
Inserimento nella prestigiosa Hall of Fame, riservata agli illusionisti più influenti della storia, come testimonianza della sua fama internazionale.
Honorary Life Member dell’Academy of Magical Arts
Membro onorario a vita dell’Academy di Hollywood, un tributo alla carriera e al contributo alla promozione dell’arte magica a livello globale.

Un aneddoto emozionante
Di seguito racconterò brevemente la storia della celebre Zig-Zag Girl, uno dei grandi classici della magia, ancora oggi ripreso da molti illusionisti. Questo numero è così famoso che, quasi ogni volta che parlo di magia, appassionati e curiosi mi chiedono del celebre trucco della “donna tagliata in tre pezzi”, desiderosi di comprenderne il funzionamento.

Nei suoi numerosi incontri con personaggi del mondo dello spettacolo e della televisione, Silvan ha anche avuto l’opportunità di confrontarsi con importanti esponenti dell’illusionismo internazionale. Tra i tanti aneddoti, uno dei più significativi riguarda Robert Harbin, prestigiatore e grande esperto di origami, inventore della celeberrima “Zig-Zag Girl”. Dopo di lui, Silvan fu il primo a presentarla in pubblico, portando in scena questa incredibile illusione e contribuendo a renderla un classico senza tempo.

Silvan stesso raccontava con emozione il suo incontro con la celebre Zig-Zag Girl, ideata dal geniale illusionista Robert Harbin negli anni Sessanta. Aveva ammirato Harbin durante uno spettacolo del Magic Circle alla Sala Theatre di Londra e avuto l’onore di incontrarlo nel negozio Davenport in Great Russell Street, di fronte al British Museum, dove spesso si recava per acquistare libri di magia e salutare gli amici Patrick Page e Betty Davenport.

Dopo aver visto il suo spettacolo al Palladium, dove si esibiva insieme al famoso comico inglese Ken Dodd, Harbin lo aveva lodato, un complimento che Silvan ricordava con grande emozione.

Un giorno, mentre abitava a Londra con sua moglie Irene in Tottenham Court Road, stava spingendo una piccola piattaforma di legno nel parco accanto alla sua casa per far divertire sua figlia Sara-Olga, quando intravide un uomo che gli ricordava Robert Harbin. Era lui! Silvan lo chiamò e Harbin si fermò. Con la figlia al fianco, Silvan si avvicinò emozionato e lo salutò:
"Good morning, Mr. Harbin, I am Silvan."

Harbin lo riconobbe subito e si sedettero sulla giostra ferma, mentre la bambina giocava con le altre. Durante la conversazione, Silvan lo elogiò per la Zig-Zag, definendola un’illusione straordinaria. Con grande generosità, Harbin gli disse:
"Well, if you like it, I will permit you to have it."

Silvan rimase sorpreso: non avrebbe mai pensato di poter presentare in scena una così grande e iconica illusione. Harbin lo incoraggiò a contattare Jack Hughes, noto costruttore di mobili magici, fornendogli il numero di telefono. Così fece, e la Zig-Zag smontabile rimase impacchettata per cinque anni nel bagno di servizio della sua casa, fino a quando un caro amico gli suggerì di mostrarla in televisione.

Fu così che, nel 1971, Loretta Goggi la presentò durante la trasmissione Canzonissima. Da quel momento l’illusione divenne un fenomeno in tutta Europa, imitata da molti illusionisti, come l’olandese Hank Vermeyden, dimenticando però che solo chi possedeva il volume The Robert Harbin Book aveva il diritto di costruirla.

Come omaggio all’inventore, Silvan fece incidere il monogramma R.H. sulla parete esterna destra dell’armadio, ricordando per sempre l’incontro con il grande artista in quel mattino londinese al parco giochi.

Opere letterarie di Silvan
Nel corso della sua straordinaria carriera, Silvan non si è limitato a stupire il pubblico con i suoi spettacoli, ma ha anche trasmesso la sua arte attraverso numerosi libri e manuali di magia. Queste opere, ricche di spiegazioni dettagliate, illustrazioni e consigli pratici, hanno permesso a generazioni di aspiranti illusionisti di avvicinarsi al mondo del prestigio. Dai volumi per principianti fino alle opere più avanzate, i libri di Silvan rappresentano una vera e propria enciclopedia dell’illusionismo, celebrando sia le tecniche classiche sia le invenzioni personali del maestro.

"La nuova arte magica"
Manuale che raccoglie i più celebri giochi di prestigio di Silvan, con spiegazioni dettagliate e illustrazioni.

"Trattato di magia"
Opera approfondita che esplora tecniche avanzate di illusionismo e prestidigitazione.

"Silvan Legend of Magic"
Volume riccamente illustrato che racconta oltre 70 anni di carriera attraverso fotografie e memorabilia, con prefazione di Lance Burton.

"Il libro magico di Silvan"
Pubblicazione che illustra decine di giochi per strabiliare gli amici, con istruzioni dettagliate.

"La magia di Silvan"
Serie di 4 libretti illustrati che spiegano giochi di prestigio facili da eseguire.

"Manuale di Silvan"
Guida pratica per principianti, con trucchi di magia facili da apprendere.

"Arte magica"
Volume che esplora l'arte della magia, con focus su tecniche e storia dell'illusionismo.

"Silvan's Magic"
Pubblicazione in lingua inglese che presenta giochi di magia e tecniche di prestidigitazione.

Elenco delle scatole magiche prodotte da Silvan
Oltre ai libri, Silvan ha collaborato con diverse case produttrici per creare scatole di magia pensate per ogni livello di esperienza, dai bambini ai prestigiatori più esperti. Questi kit hanno reso la magia accessibile a tutti, offrendo strumenti professionali e istruzioni passo passo per eseguire trucchi di carte, monete, palline e illusioni più complesse. Alcune scatole sono diventate veri e propri oggetti di culto, come la versione dedicata alla celebre Zig-Zag, permettendo agli appassionati di rivivere i numeri iconici del grande maestro direttamente a casa propria.

1972 – Silvan Zero
Prodotta da Clementoni, questa scatola introdusse i principianti alla magia con trucchi semplici e istruzioni chiare.
1973 – Silvan 1
Disponibile in due edizioni: scatola rossa e scatola gialla, sempre in collaborazione con Clementoni.

1975 – Silvan 2
Un'evoluzione del precedente kit, con nuovi trucchi e materiali per illusionisti in erba.

1976 – Silvan 3
Continua la serie con nuovi effetti e miglioramenti nei materiali.

1978 – Silvan Magic Shop
Una serie di 12 scatoline individuali, ognuna contenente un trucco specifico, prodotta da Clementoni.
1978 – Silvan
Un kit completo che raccoglieva i migliori trucchi della serie precedente.

1978 – Silvan School of Magic
Un corso in scatola che insegnava le basi della magia attraverso giochi e spiegazioni dettagliate.

1984 – Silvan Stupisci i tuoi amici
Prodotta da Arnoldo Mondadori Editore, questa scatola offriva trucchi facili da imparare e da eseguire.

1984 – Magic Show
Realizzata da Ravensburger Germania, questa scatola conteneva trucchi professionali per illusionisti più esperti.

1987 – Silvan Magic Show 1987
Prodotta da Editrice Giochi, questa scatola includeva nuovi effetti e materiali di alta qualità.

1996 – Silvan Supermagia 1996
Realizzata da Magic Toys, questa scatola offriva trucchi innovativi e spettacolari.

2014 – Silvan 24 giochi di magia
Prodotta da Edizioni Giavtoys, questa scatola raccoglieva 24 giochi di magia facili da imparare e da eseguire.

Il mio incontro con Il Maestro Silvan



Ricordo che da bambino, quando scoprii il mio amore per l’arte magica, un giorno chiesi a mio papà chi fosse il mago più bravo. Lui mi rispose:
"Ne conosco solo uno davvero bravo, si chiama Silvan. Cercalo su Internet."

Mi precipitai subito a cercarlo e rimasi ore davanti al computer ad ammirare le sue performance. In particolare, un video mi colpì profondamente: “SILVAN 2012 CARDS MANIPULATION - MANIPOLAZIONE CARTE 2012”, disponibile su YouTube. Era ipnotico: il suo portamento, la fluidità dei movimenti delle mani, gli sguardi lanciati al pubblico… rividevo quel video all’infinito, stupito e affascinato, e dentro di me mi ripetevo: “Chissà se un giorno potrò mai incontrarlo.”

Sembrerà incredibile, ma quel giorno arrivò davvero. Non lo vidi semplicemente in spettacolo che fu incredibile – ma ebbi la fortuna di condividere un intero pranzo con lui, insieme ad altri colleghi. Con me c’era il mio caro amico Diego Colopi. Questo magico incontro avvenne il 18 novembre 2018: ci fu una chiacchierata con il maestro e naturalmente il suo autografo su una carta da gioco.

Silvan, anche nella vita privata, conserva quei modi misteriosi e affascinanti che lo rendono unico. È un uomo incredibilmente colto, elegante e magnetico. Ricordo una sensazione stranissima nel momento prima di stringergli la mano: mi sentivo pietrificato davanti a una leggenda assoluta. Eppure, trovai il coraggio di mostrargli un mio effetto con il mazzo di carte, nonostante le mani tremassero e sembrassero avere una temperatura glaciale. Silvan mi fece i complimenti, e in quel momento capii che avevo coronato un sogno che avevo sin da bambino.

Un’emozione così intensa, per me, era paragonabile all’incontro di Silvan con Robert Harbin. Rimane un ricordo indelebile, una gioia pura che custodirò per sempre.





Conclusione, Silvan oggi!
Nel 2025, a 88 anni, Silvan continua a stupire il pubblico, mantenendo una presenza attiva sia sul palcoscenico che in televisione. La sua energia e il suo carisma confermano il ruolo di leggenda vivente della magia.

Recentemente, il suo impegno artistico è stato celebrato al Campionato Mondiale di Magia FISM 2025, a Torino, dove ha ricevuto un riconoscimento speciale per il contributo straordinario all’arte magica, condividendo il palco con alcuni dei più grandi illusionisti del mondo.

In televisione, anche quest’anno Silvan ha saputo affascinare il pubblico: tra le sue apparizioni spicca la partecipazione a “Domenica In” su Rai Uno, dove ha presentato nuovi numeri di magia, suscitando entusiasmo e ammirazione tra spettatori e ospiti.

In sostanza, Silvan continua a incantare e a ispirare nuove generazioni di maghi e spettatori, dimostrando che la magia non ha età e che la passione per quest’arte può restare viva e vibrante anche dopo decenni di carriera.

Vi ringrazio sinceramente per la pazienza nel leggere questo lungo articolo. Ci tenevo a riportare sul blog un lavoro approfondito sulla vita di Silvan, cercando di raccontarvi, anche se in maniera sintetica, chi è e cosa ha realizzato nella sua straordinaria carriera.

Vi ringrazio sinceramente per la pazienza nel leggere questo lungo articolo. Ci tenevo a riportare sul blog un lavoro approfondito sulla vita di Silvan, cercando di raccontarvi, anche se in maniera sintetica, chi è e cosa ha realizzato nella sua straordinaria carriera.

Se siete curiosi di saperne di più, vi consiglio di valutare l’acquisto del suo recente libro “Silvan Legend of Magic”, un volume che racchiude tutta la sua carriera, arricchito da numerose fotografie a colori. All’interno del libro è possibile trovare il testo sia in italiano che in inglese, rendendolo accessibile ai lettori di tutto il mondo. Si tratta di un pezzo davvero raro: ne esistono solo 250 copie in tutto il mondo. Se doveste riuscire a trovarne una ancora disponibile, non lasciatevi sfuggire l’occasione! Potete provare a reperirla tramite il sito Florence Art.

*Desidero precisare che alcune delle informazioni riportate sono state tratte da fonti attendibili, tra cui Wikipedia e da alcuni testi in mio possesso come sempre, vi invito a segnalare eventuali inesattezze o integrazioni nel box commenti. Vi ringrazio fin da ora per la vostra collaborazione.

Vi saluto e vi ricordo che il nostro prossimo appuntamento è per sabato prossimo. Non mancate!

Con affetto e stima.

-KID-










 

Commenti

  1. Grande Kid! Non potevi scegliere maestro migliore per festeggiare il 100^ Bellissimo tuo articolo!!
    L’Augurio più sincero e affettuoso che ti meriti veramente è quello di ereditare non solo la fantastica magia di Silvan ma anche la sua simpatia e incredibile umanità.
    Che il Suo Sorriso sia sempre con Te e illumini il tuo cammino professionale!!
    Ricordati di Sorridere Sempre!!!

    RispondiElimina
  2. Che dire… le tue parole sincere e profonde mi hanno emozionato. Sono felice di essere riuscito a portarti qualcosa di bello e ti ringrazio di cuore per il sostegno e la gentilezza che mi hai donato.

    RispondiElimina

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