Paul Daniels
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| Immagine reperita da: Global News |
Il padrino della magia: la vita e l’eredità di Paul Daniels
Eccoci di nuovo insieme per continuare il nostro viaggio alla scoperta dei grandi prestigiatori che hanno scritto la storia della magia, influenzando in modo indelebile l’arte magica di oggi.
Oggi parleremo di un vero e proprio colosso del mondo magico, un nome che ogni appassionato avrà sentito almeno una volta nella vita.
Fu definito “The Godfather of Magic”, ovvero “Il padrino della magia” un titolo che riassume perfettamente la sua influenza e il suo carisma.
I più attenti avranno già intuito di chi si tratta… e per introdurlo, non posso che citare una delle sue frasi più celebri:
“You’ll like this… not a lot, but you’ll like it!”
(Ti piacerà… non molto, ma ti piacerà!)
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Biografia
Newton Edward Daniels, meglio conosciuto come Paul Daniels, nacque il 6 aprile 1938 nella zona di South Bank, nei pressi di Middlesbrough, in Inghilterra. Era figlio di Handel Newton “Hughie” Daniels e di Nancy (nata Lloyd), e vantava origini gallesi. Cresciuto in una famiglia operaia semplice ma ricca di affetto, Paul trascorse l’infanzia in un ambiente modesto, ma pieno di curiosità e spirito pratico. Suo padre lavorava come proiezionista cinematografico all’Hippodrome Theatre e, in seguito, come operaio presso lo stabilimento ICI di Wilton, nel North Riding of Yorkshire.
Fin da bambino, Paul mostrò una curiosità vivace e un’irresistibile attrazione per l’arte dell’illusione. La passione sbocciò intorno agli undici anni, durante una vacanza, quando si imbatté in un libro di magia intitolato “How to Entertain at Parties”. Quelle pagine lo affascinarono al punto da spingerlo a provare i primi trucchi davanti ad amici e parenti, con l’entusiasmo ingenuo ma tenace di chi ha appena scoperto la propria vocazione.
Dopo aver completato gli studi alla Sir William Turner’s Grammar School di Coatham, iniziò a lavorare come impiegato junior presso l’ufficio del tesoriere del Consiglio di Eston. In seguito, prestò servizio militare come coscritto nel 1° Battaglione dei Green Howards, venendo assegnato alla guarnigione britannica di Hong Kong. Anche lì, non smise mai di stupire i suoi commilitoni con piccoli giochi di prestigio: un modo per alleggerire le giornate e affinare la propria tecnica.
Dopo il congedo, si formò come contabile nell’amministrazione locale, ma la routine d’ufficio non bastava a contenerne la creatività. Entrò così nell’attività di famiglia, un negozio di generi alimentari, e in seguito ne aprì uno proprio persino un negozio mobile per un certo periodo prima di abbandonare definitivamente il commercio per dedicarsi anima e corpo alla magia.
Curiosamente, fin da piccolo Daniels aveva i capelli radi, un dettaglio che amava scherzosamente definire “il mio primo atto di magia”. Più tardi, durante la carriera televisiva, indossò una parrucca, trasformandola quasi in un elemento del suo personaggio: un piccolo trucco scenico per un grande illusionista.
Le esibizioni serali nei club divennero presto la sua palestra. Fu lì che affinò il suo stile personale, un perfetto equilibrio di umorismo, eleganza e padronanza tecnica, che lo avrebbe portato, passo dopo passo, verso una carriera di fama internazionale.
Carriera
La carriera di Paul Daniels ebbe una svolta decisiva nel 1969, quando gli fu offerta una stagione estiva come prestigiatore a Newquay, in Cornovaglia. Fu allora che prese una decisione coraggiosa: vendere la sua attività di drogheria e dedicarsi completamente alla magia. Da quel momento la sua ascesa fu rapida e inarrestabile.
Nel 1970 fece il suo debutto televisivo nel talent show Opportunity Knocks, classificandosi secondo. La sua esibizione catturò l’attenzione del produttore Johnnie Hamp, che gli offrì un posto fisso nel popolare programma The Wheeltappers and Shunters Social Club, trasmesso da Granada Television. Quella fu la sua vera porta d’ingresso nel mondo dello spettacolo.
Nel 1978, ITV gli affidò il suo primo show personale, Paul Daniels’ Blackpool Bonanza, che ne consolidò la popolarità. Poco dopo approdò alla BBC con For My Next Trick, dove si esibì accanto ad altri illusionisti e artisti, tra cui la cantante Faith Brown.
Il grande salto arrivò nel 1979 con la trasmissione che lo consacrò come uno dei volti più amati della televisione britannica: The Paul Daniels Magic Show, in onda su BBC One fino al 1994. Lo spettacolo, che combinava illusionismo, comicità e momenti educativi, comprendeva anche segmenti divenuti iconici come il “Bunco Booth”, dove smascherava i trucchi dei truffatori di strada, e Under Laboratory Conditions, in cui replicava esperimenti paranormali per dimostrare, con spirito critico, come spesso dietro al “mistero” si celasse solo un buon trucco di prestigio.
Parallelamente alla carriera televisiva, Daniels portò in scena lo spettacolo teatrale It’s Magic, rappresentato al Prince of Wales Theatre tra il 1980 e il 1982: uno degli show di magia più longevi mai prodotti a Londra. Fu proprio durante la preparazione di questo spettacolo, nel 1979, che conobbe Debbie McGee, giovane ballerina professionista appena entrata nella compagnia. L’intesa tra i due fu immediata: sul palco formavano una coppia magnetica, capace di fondere precisione, ironia e fascino.
Negli anni seguenti, Debbie divenne la sua assistente ufficiale, ma anche una parte fondamentale della sua identità artistica. Nel 1988, dopo quasi dieci anni di collaborazione e vita condivisa dietro le quinte, Paul e Debbie si sposarono, coronando un legame che il pubblico aveva già imparato ad amare. La loro relazione fatta di complicità, leggerezza e reciproca ammirazione li rese una delle coppie più iconiche dello spettacolo britannico.
Nel corso degli anni Ottanta e Novanta, Daniels ampliò la sua carriera televisiva presentando diversi quiz show di successo per la BBC, tra cui Odd One Out, Every Second Counts e Wipeout, oltre al programma per bambini Wizbit, ambientato nella città fantastica di Puzzleopolis.
Nel 1987, Daniels tornò a far parlare di sé con uno speciale televisivo di Halloween in cui replicò la celebre fuga di Harry Houdini dalla “vergine di ferro”. Lo spettacolo fu costruito per sembrare un tragico incidente in diretta, lasciando il pubblico in sospeso fino alla rivelazione finale: un colpo di genio scenico degno di un maestro dell’illusione.
Nel 1988 fu protagonista del celebre programma biografico This Is Your Life, condotto da Michael Aspel, e da allora la sua fama divenne parte integrante della cultura popolare britannica.
Negli anni Duemila, Paul e Debbie continuarono ad apparire insieme in vari programmi televisivi da The Farm (2004) a The X Factor: Battle of the Stars (2006), fino a Wife Swap (2007), dove Debbie condivise la scena con la giornalista Vanessa Feltz. Nel 2010, Daniels partecipò con ironia a Strictly Come Dancing insieme alla ballerina Ola Jordan, dimostrando la sua inesauribile voglia di divertire e di mettersi in gioco.
Instancabile fino alla fine, Daniels continuò a esibirsi dal vivo in spettacoli come The Best of British Variety Tour (2008 e 2010), The First Farewell Tour (2013) e Back Despite Popular Demand (2014). La sua ultima apparizione teatrale, accanto a Debbie, fu nella pantomima Aladdin, messa in scena al Regent Theatre di Ipswich tra dicembre 2015 e gennaio 2016, pochi giorni prima che la malattia lo costringesse a lasciare il palcoscenico.
Premi e riconoscimenti
Non serve sottolineare quanto Paul Daniels abbia conquistato il pubblico: basti dire che nel corso della sua carriera ricevette numerosi premi e riconoscimenti prestigiosi, sia da istituzioni magiche che televisive. Di seguito sono elencati i traguardi più significativi, a testimonianza dell’impatto duraturo del suo contributo all’arte magica e all’intrattenimento televisivo.
1964 – Ancora conosciuto come Ted Daniels, ricevette il Trofeo Zina Bennett dal British Ring of the International Brotherhood of Magicians, uno dei primi riconoscimenti ufficiali della sua carriera.
1982 – Divenne il primo artista non americano a ricevere il titolo di Magician of the Year dalla Academy of Magical Arts, consacrando la sua fama internazionale.
1985 – Uno speciale pasquale del suo The Paul Daniels Magic Show vinse il Golden Rose di Montreux all’International TV Festival in Svizzera, premio prestigioso per l’eccellenza televisiva.
1988 – Daniels ricevette il premio “The Maskelyne”, conferito dal Magic Circle per i servizi resi alla magia britannica.
Era anche membro dell’Inner Magic Circle, riconoscimento riservato ai maghi di massimo livello.
2007 – Il Magic Circle gli conferì il premio “The Devant” per i servizi resi all’arte magica a livello internazionale.
2011 – Ricevette il Great Lafayette Award dall’Edinburgh International Magic Festival, uno dei riconoscimenti più prestigiosi nel settore della magia teatrale.
2012 – Sempre il Magic Circle gli conferì il “Carlton Comedy Award”, celebrando la sua capacità di unire abilità magica e intrattenimento comico.
Curiosità
Nota: alcune delle curiosità riportate sono verificate da fonti affidabili, altre sono basate su testimonianze o dichiarazioni indirette.
Mostrava scetticismo verso il paranormale e talvolta criticava alcuni colleghi maghi moderni, descrivendo, ad esempio, David Blaine come “non molto originale”.
Preferiva partecipare a convention di magia all’estero, dove si sentiva accolto con rispetto, evitando quelle nel Regno Unito a causa di presunte gelosie e rivalità.
Daniels sposò la sua prima moglie, Jacqueline Skipworth, nel 1960, e insieme ebbero tre figli, occasionalmente coinvolti nei suoi spettacoli.
Fin da giovane, Daniels era noto per il suo spirito vivace e la capacità di sorprendere il pubblico anche fuori dal palco. Gestiva un sito web con blog e podcast personali, dove condivideva aneddoti sulla sua carriera e sulla magia.
Nel 2012 subì un incidente con una sega circolare, tagliandosi l’indice e la punta dell’anulare sinistro; riuscì a farsi soccorrere e a riattaccare l’indice in ospedale.
Maghi contemporanei, come Dynamo, lo hanno celebrato come un’ispirazione e una figura determinante per la magia moderna, ricordandolo come uno dei grandi del suo tempo.
Opere
Paul Daniels ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo della magia non solo attraverso le sue esibizioni dal vivo e in televisione, ma anche tramite libri e DVD in cui condivideva segreti, tecniche e aneddoti della sua lunga carriera. Ecco una selezione delle sue opere più significative:
Libri principali
Under No Illusion: My Autobiography (2000) l’autobiografia in cui racconta la sua vita, la carriera e il dietro le quinte dei suoi spettacoli.
Paul Daniels Adult Magic (1989) guida pratica alla magia rivolta a un pubblico adulto, realizzata insieme a Barry Murray.
Paul Daniels and the Story of Magic (1987) una panoramica sulla storia della magia, con focus sul contributo di Daniels.
The Paul Daniels’ Magic Annual (1982) raccolta di trucchi e consigli magici, aggiornata annualmente.
DVD / Video / Media
Paul Daniels’ Inner Secrets of Professional Magic DVD istruttivo con spiegazioni di varie routine e tecniche professionali.
An Audience With Paul Daniels registrazione di uno show dal vivo, con Q&A e routine celebri.
Master Class by Paul Daniels contenuti tratti dai seminari di Daniels su come costruire una carriera nel mondo della magia.
Bravura by Paul Daniels and Luis de Matos set di 4 DVD in cui Daniels svela il suo atto professionale e numerosi trucchi avanzati.
Ultimi anni e morte
Negli ultimi mesi della sua vita, Paul Daniels continuò a dimostrare la sua energia e passione per la magia, esibendosi fino al 2015. La sua ultima apparizione teatrale fu nella pantomima Aladdin, al Regent Theatre di Ipswich tra dicembre 2015 e gennaio 2016, pochi giorni prima che la malattia lo costringesse a lasciare il palco.
All’inizio del 2016 subì una caduta in casa e, a seguito di controlli medici, gli fu diagnosticato un tumore al cervello incurabile. Decise di trascorrere gli ultimi giorni nella sua abitazione nel Berkshire, circondato dalla moglie Debbie McGee e dalla famiglia, in un ambiente sereno e familiare. Morì il 17 marzo 2016, all’età di 77 anni, circondato dall’affetto delle persone a lui più care.
Il funerale si svolse in forma privata presso la Milton Chapel al Chiltern’s Crematorium nel Buckinghamshire, con la presenza della famiglia e di pochi amici. La moglie Debbie rimase al suo fianco fino alla fine, sottolineando l’importanza del loro legame, sia personale che professionale.
Dopo la sua morte, numerosi maghi e personalità dello spettacolo britannico lo ricordarono come una figura di riferimento nella magia moderna, celebrandone la carriera e l’influenza duratura sull’arte magica e sull’intrattenimento televisivo.
Spero che questo ultimo articolo vi sia risultato utile e interessante. Raccogliere informazioni su Paul Daniels non è stato semplice, poiché molte fonti risultavano poco attendibili; per questo mi sono concentrato esclusivamente su dati verificabili. Ho cercato comunque di raccontare tutti i dettagli e le sfumature possibili, in modo da offrirvi un quadro completo e approfondito di una figura così leggendaria della magia e dello spettacolo.
Nota sulle fonti
*Desidero precisare che le informazioni riportate in questo articolo sono frutto di un’attenta ricerca condotta attraverso fonti attendibili, tra cui biografie ufficiali, testi storici e portali specializzati in illusionismo e storia dello spettacolo. Alcuni contenuti sono stati consultati anche su Wikipedia e verificati, per quanto possibile, con fonti incrociate.
Invito chiunque voglia segnalare integrazioni, correzioni o approfondimenti a lasciare un commento nello spazio dedicato. Grazie per il vostro prezioso contributo alla qualità e alla precisione dei contenuti.
Vi saluto e vi ricordo che il nostro prossimo appuntamento è per sabato prossimo. Non mancate!
Con affetto e stima.
-KID-

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