Perché non tutti i clienti fanno bene al tuo business


Più tempo per i clienti giusti = più energia per il tuo business

Cari amici lettori, bentrovati sul blog!
Come di consueto, ogni fine mese condivido con voi un aneddoto o un fatto sorprendente, sempre legato al tema dell’essere artisti nella vita professionale e a ciò che può accadere a chi sceglie di vivere di questa professione.

Abbiamo più volte sottolineato che, sebbene questo mestiere possa sembrare a prima vista il più bello del mondo, nasconde anche i suoi lati meno luminosi. Non intendo dire che sia un lavoro pesante, ma semplicemente ricordare che, come in ogni professione, esistono difficoltà di vario genere che fanno parte del percorso. Prima di continuare vi ricordo brevemente quanto segue:

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Come anticipato nelle righe precedenti, essere artista non è sempre così semplice. In realtà, penso che qualsiasi professione che comporti il rapporto diretto con il pubblico presenti inevitabilmente le sue insidie. Accontentare un cliente non è mai facile: ognuno ha esigenze e richieste diverse, e comprenderle a fondo non è immediato. Con il tempo, però, si impara a velocizzare questo processo, arrivando quasi a intuire i desideri dei clienti ancor prima che li esprimano. Questa capacità di “leggere tra le righe” e offrire soluzioni rapide ed efficaci è una delle abilità che, con esperienza e dedizione, si sviluppano naturalmente lungo il percorso professionale.

Quello che segue riguarda direttamente la mia esperienza personale. L’articolo di oggi potrebbe forse sembrare un po’ noioso, ma in realtà racchiude un valore enorme: potrebbe rivelarsi incredibilmente utile se mai vi trovaste nella stessa situazione che sto per raccontarvi.

In un certo senso, vi sto offrendo “un passo avanti” per usare un termine caro ai mentalisti cioè la possibilità di avere un’informazione preziosa prima ancora che l’evento accada. Pensateci: ricevere in anticipo un consiglio del genere significa avere un vantaggio reale.

E fidatevi: quello che condivido è frutto della mia esperienza diretta, messa nero su bianco senza alcun costo per voi. Il mio obiettivo è darvi gli strumenti per evitare situazioni spiacevoli e affrontarle, se dovessero presentarsi, con stile e professionalità.

Ma entriamo nel vivo della questione raccontandovi ciò che mi è capitato, vengo contattato da una cliente che mi spiega avere una sala feste per bambini voleva delle informazioni riguardo lo spettacolo di magia per bambini così per telefono le spiego grossolanamente il mio spettacolo e come si svolge tranquillizzandola che al fine della telefonata gli avrei inviato il video promo il file in PDF del materiale utilizzato comprese tutte le mie esigenze tecniche e i vari format possibili da installare chiaramente per telefono le dico anche il costo del servizio ciò che lei replico fu: “Va bene ti ringrazio riferisco al mio cliente il tutto compreso il costo ci risentiamo se dovesse confermarmi” la data per l’evento sarebbe stata il dieci agosto quello che gli dico è stato: “Va bene attendo tue” mando tutto il materiale comprese delle foto i giorni passarono e da parte sua non seppi più nulla tante che scordo anche quella chiamata e la sua richiesta.

Arriva il dieci agosto. Ero nel mio ufficio, impegnato a sbrigare alcune faccende, quando squilla il cellulare. Indovinate chi era? Proprio quella ragazza che giorni prima mi aveva chiesto la mia  disponibilità.

Con tono sorpreso mi dice:
«Ciao, sono Alessia! Ti stiamo aspettando qui in sala… tu dove sei?»

Per fortuna in quel momento ero in ufficio. Recupero subito la conversazione avvenuta via messaggi e mi accorgo che era rimasta “interrotta”: dopo l’invio dei vari PDF da parte mia, infatti, non avevo più ricevuto alcun riscontro. Lì capisco immediatamente il suo errore: aveva semplicemente dimenticato di chiamarmi o scrivermi per confermarmi che il cliente aveva deciso di procedere.

Niente panico: mi faccio mandare l’indirizzo e in quindici minuti sono sul posto. Scarico il materiale, monto tutto in tempi record e, per mancanza di tempo (non certo di educazione), evito qualsiasi chiacchiera superflua. L’unico obiettivo era iniziare lo show il prima possibile.

Lo spettacolo va benissimo. I genitori del festeggiato mi fanno i complimenti, e appena finito smonto, libero lo spazio, carico il furgone e mi preparo a salutare tutti. Anche Alessia, la responsabile della sala, coglie l’occasione per farmi i suoi complimenti.

Certamente non mi sono lasciato abbagliare dai complimenti. Dopo averla ringraziata, ho colto subito l’occasione per porle una domanda.

Io: «Alessia, quante volte ci siamo sentiti?»
Lei: «Una…»
Io: «E quando pensavi di richiamarmi o di inviarmi un messaggio per confermarmi la serata?»
Lei: «Ma no, per me quella chiamata era già la conferma.»
Io: «Ah sì? E come pensi di poter fare una cosa simile senza prima avvisare il cliente? Considera che, secondo i miei protocolli, nel momento in cui viene confermata una serata bisogna anche emettere un acconto. Tutto questo non è avvenuto.»

Lei insiste, replicando:
Alessia: «Ma no, sei tu che ti sei confuso e ti sei scordato la data… dimmi piuttosto quanto ti devo stasera.»

Posso dirlo con sincerità: sentirla continuare a difendere la sua posizione, convinta di avere ragione, mi faceva impazzire. Avrei voluto urlare per farle capire che non aveva compreso nulla di questo mestiere. In realtà, non ce n’è stato bisogno: le sue stesse parole e i suoi atteggiamenti l’hanno portata a collezionare una figuraccia dopo l’altra.

Ho mantenuto la calma e le ho risposto:
Io: «Ma come? Non sai nemmeno quanto devi darmi?»

Nonostante la sua insistenza, senza alzare la voce e mantenendo la professionalità, le ho fatto capire che parlava con qualcuno che svolge questo mestiere da sedici anni e che certamente non aveva dimenticato la data. Quando le ho comunicato il prezzo, poiché lei non lo ricordava, ha fatto un'altra figuraccia: non aveva considerato la mia quota e mi ha guardato spaesata. 

Io: «Strano… una persona così precisa come te non ha i fondi per pagare un servizio che ha confermato e sapeva sarebbe stato svolto.» Alla fine ha risolto effettuando un bonifico. 

La settimana successiva, Non appena ho ricevuto il bonifico, le ho emesso la fattura. Non volevo più avere nulla a che fare con lei. Quella, per Alessia, è stata la prima e l’ultima volta che mi ha visto nella sua struttura. Con il suo comportamento, ha guadagnato un posto diretto nella mia blacklist.

Se solo quella sera avesse riconosciuto il suo errore e si fosse scusata per l'inconveniente, le cose sarebbero andate sicuramente in modo diverso, evitandoci tutta quella discussione. Devo ammettere che detesto chi, di fronte all'evidenza, continua a difendere la propria posizione nonostante l'errore palese.

In definitiva, questo aneddoto non mi ha insegnato nulla di nuovo: situazioni simili mi erano già capitate in passato e credo di averla gestita al meglio. Ho scelto però di condividerla con voi lettori, affinché possiate apprendere qualcosa prima ancora che vi accada.

Qualsiasi cosa succeda, dobbiamo sempre uscirne a testa alta, con estrema professionalità, riuscendo a far valere le nostre ragioni senza dover necessariamente alzare la voce. Nel caso di Alessia, le figuracce ripetute l’hanno portata a capire da sola che forse è meglio per lei  lasciare perdere un settore che, evidentemente, non fa per lei.

Vorrei spendere un’ultima parola su un tema a me caro: le etichette dei clienti. In altre occasioni ve ne ho parlato, e vi invito ad adottare questo semplice espediente. Vi farà risparmiare molto tempo e, se un giorno dovesse ricontattarvi una persona con cui avete avuto esperienze poco piacevoli, saprete già come comportarvi. Nel corso degli anni i clienti saranno migliaia, e averli ben organizzati con delle etichette si rivelerà incredibilmente utile.

Non pensate minimamente che inserire un cliente nella blacklist sia un punto a vostro sfavore, nemmeno se si tratta del titolare di una sala feste. Qualcuno potrebbe obiettare: «Sì, ma quel cliente potrebbe portarmi anche venti compleanni al mese…»
La mia risposta è semplice: «Avete ragione, ma a quale prezzo?»

Se continuate a collaborare con chi lavora in maniera disorganizzata, vi ritroverete ad arrivare sul posto già nervosi, con poca motivazione. Questo inevitabilmente si rifletterà sullo spettacolo, che non avrà l’energia e la qualità che dovrebbe. Il risultato? Il pubblico presente percepirà una performance sottotono e vi etichetterà come artisti poco coinvolgenti, facendovi perdere potenziali clienti privati.

Ed è proprio qui che sta la differenza: i clienti privati hanno un valore nettamente superiore rispetto a una sala feste. Sapete perché?
Perché con una sala feste che vi porta venti compleanni al mese, per buon senso (e per garantirvi continuità) tenderete ad applicare uno sconto. Con il cliente privato, invece, potete lavorare a prezzo pieno. E se fate bene il vostro lavoro, quel cliente vi richiamerà non solo per il compleanno del figlio, ma anche per ricorrenze più importanti: una comunione, una cresima o persino una festa di compleanno per adulti.

In altre parole, non abbiate paura di rinunciare a collaborazioni che compromettono la vostra professionalità. Investite energie e tempo su chi vi riconosce valore: è lì che si costruisce la vera solidità imprenditoriale.

Allo stesso tempo, non dimenticate di premiare i clienti fedeli: anche un piccolo gesto, come uno sconto simbolico, può fare la differenza.

Colgo l’occasione per ringraziare di cuore tutti i miei clienti che scelgono di festeggiare i loro momenti speciali in mia compagnia: per me è un onore, e mi sento profondamente grato per la loro fiducia.

*Devo precisare che il nome "Alessia", così come le date menzionate, sono fittizi e sono stati utilizzati per facilitare la stesura dell'articolo, tutelando la privacy e rendendo più chiari i passaggi.

Vi saluto e vi ricordo che il nostro prossimo appuntamento è per sabato prossimo. Non mancate!

Con affetto e stima.

-KID-

Commenti

  1. Le sorprese amare e le persone meschine o superficiali si incontrano spesso.. ma la tua professionalità e serietà non ha permesso ad una nube di oscurare la tua magia positiva e vitale che sempre trasmetti nei tuoi bellissimi spettacoli !!!

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  2. Ti ringrazio sinceramente per le belle parole. I contenuti che pubblico una volta al mese, riguardanti aneddoti personali, sono delicati, e mi fa piacere avere lettori così colti, capaci di interpretare e comprendere a fondo i miei articoli. Grazie di cuore per il tuo commento!

    RispondiElimina

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