Investire nella Magia: Riflessioni su Spettacoli a Tema e la Loro Complessità



"Ogni spettacolo è un viaggio; la sfida sta nel trasformare le richieste in arte, senza perdere la propria identità."

Cari amici lettori, bentornati nel mio blog! Oggi desidero condividere con voi una riflessione sulla vita professionale, focalizzandomi sugli spettacoli a tema. Questo spunto nasce dal mio recente impegno nella scrittura di un nuovo spettacolo, "Polar Magic", dedicato al periodo natalizio.


È un investimento che desideravo fare da tempo e questa volta ho curato ogni singolo dettaglio, senza lasciare nulla al caso. Devo ringraziare la mia compagnia, che mi ha spinto a intraprendere questo progetto. Sono una persona che lavora molto di più quando ci sono richieste particolari e, per soddisfarle, sono disposto a lavorare anche sette giorni su sette, come ho fatto per creare “Polar Magic”, prestando attenzione a ogni aspetto, incluse le grafiche. A differenza di qualche anno fa, quando solo alcuni numeri erano dedicati al Natale, ho deciso di pensare in grande. Ho dedicato particolare attenzione alla scenografia, al mio abito ea tutte le tracce audio, creando un'esperienza di circa quaranta minuti.


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Devo confessarvi che non sono mai stato un grande ammiratore degli spettacoli a tema, e questo è un mio parere personale. Credo che ogni artista abbia una propria identità e smontarla per soddisfare richieste esterne non sia professionale. Tuttavia, la situazione cambia se la necessità di creare qualcosa a tema è legata, ad esempio, a una compagnia teatrale che si appresta a intraprendere un tour. 


Creare uno spettacolo a tema non è affatto semplice; anzi, è un compito complesso che richiede una notevole ricerca e risorse economiche significative. Pertanto, si tratta di un investimento importante. Prima di tutto, è fondamentale assicurarsi che ne valga la pena; altrimenti, rischia di trasformarsi in un flop. È triste dirlo, ma chi sarebbe così imprudente da realizzare uno spettacolo a tema senza avere la certezza matematica che possa poi essere commercializzato?


E quanti sono realmente disposti a investire in uno spettacolo a tema? Lo sottolineo perché uno spettacolo di questo tipo non può, né dovrebbe, essere venduto come un qualsiasi altro spettacolo. Dietro c'è una ricerca approfondita, uno studio accurato e un notevole impegno di energie. È fondamentale curare ogni singolo dettaglio, dall'abbigliamento del performer fino agli aspetti scenografici. Infine, non va sottovalutato l'impegno del tempo, un elemento prezioso che, come sappiamo, non può essere restituito. 


È importante tornare con i piedi per terra, perché scrivere uno spettacolo e farlo funzionare è già di per sé una sfida ardua e complessa. Figuriamoci poi scrivere uno spettacolo a tema e garantire che funzioni altrettanto bene di uno che si esegue tutto l’anno.


Personalmente, non credo sia possibile padroneggiare uno spettacolo in tutte le sue sfumature senza un'intera carriera di esperienza. Potrei citare alcuni nomi che hanno fatto la storia nel mondo della magia, ma per motivi di privacy preferisco non farlo. Ci sono artisti che da quarant'anni portano in scena lo stesso spettacolo, ottenendo un successo straordinario. Tuttavia, questo è il risultato di un lungo percorso di studio, prove, errori e fallimenti che hanno contribuito a perfezionarlo nel tempo.


A mio avviso, avere tre o quattro spettacoli a tema è assolutamente inutile, e personalmente non lo farei mai. Ma allora, perché hai creato "Polar Magic"?


Questa è un'ottima domanda e del tutto legittima. Ho creato "Polar Magic" non perché un cliente me lo avesse richiesto, ma perché la compagnia con cui collaboro necessitava di uno spettacolo simile. Considerando il numero di eventi che richiedevano un tema specifico, ho ritenuto opportuno svilupparne almeno uno. Sapevo già quanto avrei potuto investire e avevo la certezza matematica che, entro la fine di dicembre, non solo avrei recuperato le spese, ma avrei anche guadagnato. Ecco perché ho deciso di realizzare uno spettacolo a tema. 


Per chi, come me, si trova nel sud Italia, è evidente che vendere un classico spettacolo di magia è già di per sé complicato. Spesso si perdono eventi o feste private per pochi euro. Immaginate quindi la difficoltà di proporre uno spettacolo a tema, il cui costo potrebbe essere raddoppiato rispetto a quello normalmente eseguito. I clienti disposti ad acquistare uno spettacolo a tema si contano sulle dita di una mano. Inoltre, ritengo che sia poco professionale: un artista dovrebbe essere apprezzato per ciò che è e per il suo lavoro, altrimenti rischia di essere un "molliccio" (termine della saga di Harry Potter per indicare creatura mutaforma), perdendo così la propria personalità.


Desidero esprimere i miei sinceri complimenti ai colleghi che hanno sei o sette spettacoli a tema, poiché conosco le difficoltà e l'enorme ricerca necessaria per realizzarli. Spero di non aver offeso nessuno con questo articolo; volevo semplicemente condividere il mio punto di vista, che potrebbe anche essere del tutto sbagliato. 


In conclusione, spero che questo articolo vi sia sembrato interessante e utile, stimolando la riflessione su alcuni aspetti e incoraggiando un modo di pensare diverso. Il mio intento è anche quello di farvi riflettere prima di intraprendere la creazione di uno spettacolo a tema, poiché, come avrete capito, non è affatto semplice. Ogni sforzo per realizzare qualcosa di unico merita di essere riconosciuto dal mercato e di ricevere la giusta ricompensa per il lavoro svolto. 


Concludo con un affettuoso saluto e vi ringrazio per la vostra attenzione. Vi ricordo che, nonostante il Natale sia alle porte, gli articoli del blog continueranno a essere pubblicati. Pertanto, ogni sabato troverete nuovi contenuti. Colgo l'occasione per augurarvi buone feste, a presto!


Con stima e affetto,


-KID-




 


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