L’Arte della Magia: Come Tre Minuti Possono Cambiare una Serata


"La magia non è solo un'illusione; è un'opportunità per trasformare un momento ordinario in un'esperienza straordinaria."



Cari amici lettori,

ben tornati nel nostro blog dopo questa pausa estiva. Come promesso, torno a raccontarvi nuove avventure e aneddoti da condividere. Devo ammettere che non vedevo l’ora di ritornare a scrivere, e questa astinenza si è fatta sentire. Sono dunque entusiasta di poter essere di nuovo qui nel nostro piccolo spazio per condividere aneddoti e storie inerenti al mondo magico. Spero che abbiate passato un’estate serena e ricca di divertimenti.

Per quanto mi riguarda, ho passato un'ottima estate, al di sopra delle aspettative (lavorative). Ho continuato il mio lavoro serenamente, cogliendo l’occasione per staccare un po’ dalle mie attività digitali. Infatti, da un po' di tempo, creare contenuti per il blog e per il mio canale Instagram è diventato un vero e proprio lavoro, che completa la mia figura artistica e mi aiuta a comunicare e a farmi conoscere meglio dai miei clienti. Ho quindi dedicato il tempo ricavato da questa pausa social per scrivere un nuovo spettacolo per i più piccoli, che mi ha già regalato grandi soddisfazioni.

Ovviamente, non sono qui solo per raccontarvi questo, ma sono pronto a condividere con voi un aneddoto interessante e, a mio avviso, molto toccante. Quando accadono cose di questo tipo, non perdo tempo ad appuntarmele, per poterle raccontare nitidamente e farvi provare le stesse sensazioni che ho vissuto quella sera.

Durante l’estate non sono mancati spettacoli, eseguiti un po’ in giro per la Puglia. In particolare, una serata mi è rimasta impressa nella mente e non potrò mai dimenticarla. In quasi sedici anni di carriera magica, non mi era mai capitata una reazione simile da parte di uno spettatore. Ogni volta che ci ripenso, mi fa sorridere e mi dona la forza per continuare questa mia vita artistica.

Ma entriamo ora nel vivo della vicenda senza ulteriori indugi, per farvi capire con esattezza ciò che è successo.

Era una serata come tante altre. Ero stato contattato per eseguire uno spettacolo per un pubblico di bambini, con l’aggiunta di alcuni servizi extra offerti grazie alle mie collaboratrici. Tutto procedeva normalmente: lo spettacolo iniziava, i bambini si divertivano e partecipavano attivamente, mentre alcuni genitori, incuriositi, rimanevano con i propri figli a guardare. La serata si svolgeva in aperta campagna, con tantissimo spazio a disposizione e dei gonfiabili piazzati qua e là per far divertire i bambini dopo lo spettacolo. Tutto andò come da programma, e anche l’organizzatore rimase contento della serata, nonostante fosse la prima edizione che organizzava.

A fine serata, dopo avermi offerto una bibita e un buon panino, decisi di mostrare qualcosa di davvero speciale solo per i pochi presenti rimasti, compreso il gruppo musicale che aveva allietato l’evento con della buona musica. Uno di loro, fra l’altro, era un mio ex compagno di scuola. Fu proprio lui a spingermi a tirare fuori le carte da poker, ricordando con entusiasmo i tempi della scuola e raccontando ai presenti i vari giochi di magia che facevo allora. Durante i suoi racconti, tutti si incuriosivano sempre di più, quindi non potevo non tirar fuori le carte. Del resto, le carte viaggiano sempre con me ovunque vada: ho sempre un mazzo di carte nella tasca dei pantaloni, pronto a essere sfoggiato. Chi mi conosce bene sa che è la verità.

Ma per essere onesto fino in fondo, vi confido che avevo proprio voglia di fare qualche trick con le carte, perché la serata era perfetta per eseguire qualche effetto cartomagico. Fin dall'inizio ero tentato di mostrare qualcosa, e così, tra un ricordo e l'altro narrato da questo mio amico, ho iniziato a inserire qualche gioco. Ho quindi iniziato a mostrare la mia vera specialità, coinvolgendo tutti i pochi presenti rimasti, compreso l'organizzatore, che già prima dell'ultimo numero era incredulo e sbalordito da ciò che vedeva.

L'apice della serata è arrivato quando ho eseguito un effetto per una ragazza del gruppo musicale. Ho eseguito un grande classico della cartomagia, “Ambitious Card”, accompagnandolo con un piccolo monologo legato al fantomatico “sogno nel cassetto”. Detto così, potrebbe sembrare che non ci sia alcun legame tra il monologo e l'effetto in sé, ma vi assicuro che non è così. Bisognerebbe ascoltare l'intero monologo per comprendere appieno la magia del momento.

Eseguo l’intera routine come al solito, senza alcun passaggio in più o in meno. Concludo l’esibizione con la mia solita frase e, alzando lo sguardo sulla ragazza che aveva appena assistito, la vedo con occhi lucidi e uno sguardo incantato, ancora immersa nei miei racconti e in ciò che era appena accaduto. Dopo qualche secondo di silenzio, mi dice: “Sei stato fantastico, non smettere mai di regalare queste emozioni alla gente. Si vede che lo fai con grande passione… vorrei poterti abbracciare, posso?”

In quel momento, neanche io riuscivo a capire bene cosa stesse succedendo. Ero stupito anch’io: da una parte, perché non mi era mai capitato che qualcuno volesse abbracciarmi dopo una performance; dall'altra, perché la magia aveva stupito perfino me stesso, dimostrando che non è solo stupore, ma anche emozione, amore e sensazioni che, combinate insieme, possono portare a questi risultati. Quella sera capii che la magia può essere davvero potente e che, in certi casi, può essere una medicina capace di far vivere un’esplosione di emozioni in pochi minuti, facendo star bene chi la vive.

Ovviamente, alla domanda della ragazza risposi di sì e il suo abbraccio fu sincero, dato con la consapevolezza che in quei pochi minuti avevo reso felice una persona. Era il suo modo di dire grazie per ciò che le avevo donato.

Ancora oggi mi chiedo se quella ragazza stesse passando un periodo difficile, ma se con quei tre minuti della mia performance sono riuscito a farla stare meglio, ne sono davvero felice. Mi auguro che, ogni volta che ripensa a quella serata, possa rivivere quelle stesse emozioni.

Penso di concludere qui questo mio racconto e spero di essere riuscito a trasportarvi nelle sensazioni che ho vissuto in questa vicenda. Mi auguro che abbiate potuto apprezzare questo sublime stato d’animo e che abbiate trovato l’articolo leggero e interessante. Questo è uno dei tanti motivi per cui faccio magia e, per me, uno dei più importanti: sapere di essere una medicina per chi mi guarda, anche solo per tre minuti, è qualcosa di impagabile. Spero che tutti coloro che vivono la mia magia possano avvertire le stesse sensazioni ed emozioni di quella ragazza.

Mi scuso se di tanto in tanto gli articoli sono un po’ più lunghi del solito, ma sentivo il bisogno di raccontare questa avventura nel modo più dettagliato e chiaro possibile. Come sempre, il nostro appuntamento è per sabato prossimo. Vi ricordo che potete lasciare i vostri pensieri nei commenti sotto ogni mio articolo; mi farebbe davvero piacere leggerli.

Vi saluto e vi ringrazio per l’attenzione dedicata a quest’ultimo articolo.

Con affetto e stima,

-KID-

 

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