Gestione delle Relazioni Professionali: Il Caso di un Lavoro Artistico Complesso
"Nella vita professionale, la vera grandezza risiede nella capacità di gestire le sfide senza compromettere le relazioni personali."
Eccoci giunti a un altro sabato, un'altra settimana è già volata e, come sempre, sono pronto a scrivere un nuovo articolo sul mio blog. Oggi vorrei fare insieme a voi una riflessione sulla vita professionale dell’artista. Lo faccio perché adoro condividere con voi alcune dinamiche e fatti personali.
Cercherò di raccontare senza entrare nei dettagli, per rispettare la privacy delle persone coinvolte. Parto subito col dirvi che, come sapete leggendo i miei articoli precedenti, tengo molto ai dettagli e alla mia professione. In dieci anni di carriera, se così la si può definire, non ho mai mancato un evento o deluso un organizzatore. Da questa introduzione, forse avrete già intuito dove voglio arrivare.
Qualche giorno fa, insieme a dei colleghi, abbiamo effettuato un sopralluogo per lo sviluppo di un evento. La data dello svolgimento era ancora molto lontana; stavamo organizzando tutto con più di un mese di anticipo per avere il tempo di predisporre tutte le postazioni per i vari artisti, me compreso. Ero lì perché avevo dato la mia disponibilità e, in quanto amico, mi faceva piacere partecipare al sopralluogo. Sottolineo questo perché, non essendo l’organizzatore, non ero obbligato a partecipare personalmente.
Vi starete chiedendo qual è il problema. Ve lo dico subito: il problema è che per la data dell'evento avevo un impegno familiare molto più importante. Me ne sono reso conto solo dopo essere tornato a casa, ma non mi sono preoccupato troppo, poiché mancava più di un mese e sarebbe stato semplice trovare un sostituto. Ho quindi chiamato l’organizzatore, che è un caro amico, e gli ho spiegato la situazione, includendo il motivo per cui non potevo presenziare. Potevo evitare di dirgli i motivi, essendo assolutamente privati, ma ho voluto essere sincero al 100%.
La sua reazione mi ha lasciato basito. Non mi aspettavo che, da amico, mi facesse pesare una cosa del genere. Vi spiego anche il motivo.
Mancava più di un mese all'evento e non mi ero tirato indietro all'ultimo momento; c'era tutto il tempo per trovare una soluzione valida. Dopo la chiamata, avevo contattato un caro amico chiedendogli la disponibilità per quella data, e lui aveva confermato di poter sostituirmi. Mi ritengo una persona seria, quindi ho chiesto scusa per l'inconveniente e ho assicurato che avrei risolto il problema. Nonostante le mie scuse e la soluzione trovata, l'organizzatore ha continuato a farmi pesare la situazione, esagerando e facendo apparire il problema più grande di quanto non fosse realmente.
Negli articoli passati ho sempre sostenuto l'importanza di mantenere un atteggiamento educato e professionale, anche nelle situazioni più difficili. Tuttavia, a volte è necessario mantenere il pugno di ferro e far valere la propria personalità. A un certo punto, ho ritenuto opportuno fare riferimento a episodi passati in cui anche lui ha commesso errori nei miei confronti, senza che io gli facessi pesare la cosa come lui sta facendo con me ora. Non capivo perché dovesse comportarsi così. Il problema era stato risolto, mancava un mese all'evento, e le sue preoccupazioni mi sembravano del tutto ingiustificate.
Come professionista, ritengo sarebbe stato più grave se mi fossi sottratto all'impegno un giorno prima, senza trovare alcuna soluzione per la serata. Tuttavia, nulla di tutto ciò è accaduto, perché mi considero una persona seria e responsabile. So affrontare i problemi che ho causato, e anche se tutti possiamo sbagliare, l'importante è saper rimediare. Lui conosce il mio comportamento e sa che non è da me declinare un lavoro senza una ragione valida. Se l'ho fatto, c'era un motivo sufficientemente importante.
Riconosco che questo articolo è più uno sfogo personale, e per questo mi scuso con i miei lettori. Tuttavia, come tutti gli altri articoli, anche questo lascia qualcosa di importante: essere un professionista non significa solo avere una mole di lavoro considerevole, ma anche saper trovare soluzioni ai problemi che possono sorgere prima o dopo la contrattazione. È fondamentale riconoscere le proprie responsabilità e risolvere le difficoltà senza gravare ulteriormente su chi organizza l'evento, poiché sono già impegnati con altre problematiche. Ritengo che non sia corretto aggiungere ulteriori complicazioni, soprattutto se siamo stati noi a causarle.
In queste situazioni, è cruciale comunicare in modo appropriato per evitare che le cose si complichino e i rapporti vengano danneggiati da problemi apparentemente banali. Risolvere la questione senza creare ulteriori complicazioni è essenziale, mantenendo aperte le porte per future collaborazioni con la stessa persona. Questo dovrebbe essere il nostro obiettivo quando ci troviamo in situazioni simili. Alla fine, sono soddisfatto di aver trovato una soluzione per la serata, preservando sia l'amicizia che il rapporto lavorativo e lasciando aperta la possibilità di collaborazioni future.
Dimostrare vera professionalità significa evitare di arrabbiarsi, urlare o creare polemiche inutili, poiché non risolvono il problema alla radice e spesso generano ulteriori complicazioni. Queste reazioni danneggiano i rapporti collaborativi e possono compromettere amicizie preziose. È importante separare le questioni lavorative dagli affetti personali: se siamo amici con un organizzatore e si presenta un problema nel contesto lavorativo, questo non dovrebbe intaccare il nostro legame d'amicizia. Preservare entrambi è di fondamentale importanza.
In conclusione, vorrei consigliarvi di mantenere la lucidità durante le trattative o quando si presenta un problema. Ricordate sempre che esiste una soluzione per ogni situazione e che nulla è irrisolvibile. Dipende da noi e dalla nostra abilità nel gestire le difficoltà. Lasciarsi sopraffare dalla rabbia è il primo passo verso il fallimento.
Inoltre, è fondamentale mantenere un tono calmo, tranquillo e rassicurante anche nei momenti più difficili. Questo dimostra che siamo in grado di gestire la situazione e mantenere il controllo, anziché lasciare che i problemi ci dominino. Evitate di prendere decisioni o fare scelte quando siete confusi o arrabbiati, poiché queste decisioni spesso si rivelano sbagliate. È meglio prendersi qualche minuto per riflettere attentamente prima di agire.
Concludo qui e spero che anche questo articolo vi sia risultato interessante e vi abbia spinto alla riflessione su alcuni aspetti. Il nostro prossimo appuntamento è come sempre per sabato prossimo. Vi ringrazio per l'attenzione che avete dedicato a questo articolo.
Con affetto,
-KID-

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