Riflessioni di un artista: oltre le aspettative della società
"L'arte è il riflesso dell'anima, ma anche una sfida quotidiana."
Ho un'idea molto intrigante che spero di sviluppare nel tempo, e voi, in questo momento, ne state già partecipando in anteprima. Non credo esista un manuale definitivo su come navigare nel settore artistico, suggerendo le migliori pratiche e tecniche per promuovere un servizio artistico. Quando parlo di "migliori", mi riferisco a tutto ciò che consiglio tramite i miei articoli. Le mie esperienze vissute in prima persona mi danno l'opportunità di offrirvi consigli con fiducia e sicurezza.
Ma per essere del tutto sincero con voi, sento di dovervi dire che anche se seguirete i consigli descritti e li applicherete correttamente, ahimè non diventerete milionari. Ora potreste chiedervi: "Ma che razza di introduzione è questa? Dove vuole arrivare?"
Con questo nuovo articolo vorrei fare una riflessione assieme a voi, cercando di metterci nei panni di un artista che di tanto in tanto riceve domande del tipo: "Perché non vai a uno di quei talent show che fanno in TV?"
Quindi la risposta alla vostra domanda è: "Proverò a farvi vedere attraverso gli occhi di un artista, facendovi entrare nella sua filosofia di pensiero".
Entrando nel vivo della questione, mi rivolgo soprattutto a te, caro lettore, che come me aspiri a vivere unicamente di arte. Quante volte ti sarà capitato di incontrare quella persona che dice: "Ma cosa ci fai qui? Dovresti andare a uno di quei talent show che fanno in TV." Ora, non voglio sminuire questa frase o domanda, anzi, quando la sento mi fa piacere che la gente riconosca il mio potenziale. Tuttavia, ciò che mi fa riflettere è il sottinteso dietro quest'affermazione, come se uno non avesse mai tentato una cosa simile o provato a realizzare di più nella propria vita. Inoltre, ciò che apparentemente sembra una domanda, in realtà è anche una sorta di affermazione.
Mi spiego meglio: il dire "cosa ci fai qui" trasmette l'idea che la tua presenza in quel luogo non sia apprezzata, magari ignorando gli sforzi che hai fatto come artista per raggiungerlo. Perché dico questo? Non vorrei sembrare puntiglioso, ma la verità è che troppe volte ho sentito questa frase, specialmente quando anni fa lavoravo per una struttura turistica, forse una delle più importanti della Puglia.
Ricordo vividamente il processo per entrare a far parte del cast artistico: feci una sorta di provino alcuni mesi prima della stagione estiva e affrontai innumerevoli colloqui con l'agenzia. Solo dopo fui scelto per far parte del cast, una vera e propria vittoria e una grande soddisfazione per me.
Successivamente, accadde l'opposto: dopo quattro anni di riconferme consecutive in quel posto, mi ritrovai a dover andare via, non per mia volontà. Tuttavia, colsi l'opportunità per esplorare nuove emozioni e affrontare nuove sfide. Ricevetti un'ondata di messaggi da persone che si aspettavano di vedermi esibire sul palco della stessa struttura con il mio spettacolo. Ironicamente, erano le stesse persone che mi avevano fatto quella stessa domanda in passato.
Ora capisco che forse dietro quella frase non c'era nulla di male, e tanto meno volevano farmi sentire fuori posto in quel luogo. Tuttavia, dopo un po', nella mia mente sono cominciate a sorgere mille domande. Mi sono chiesto se stessi veramente facendo le scelte giuste e se quel posto fosse davvero adatto a me. Oggi posso rispondere con certezza: sì! Quel posto mi ha permesso di crescere molto e mi ha regalato numerose emozioni. Soprattutto, mi ha dato l'opportunità di mettere alla prova molti spettacoli fino a quando non ho trovato quello che ancora oggi mi viene richiesto di esibire in diversi luoghi.
La risposta a quella fatidica domanda: "Ma cosa ci fai qui? Dovresti andare a uno di quei talent show in TV." Certo, ci ho provato infinite volte, e credo che qualsiasi artista abbia tentato qualcosa di simile. Passiamo ore al giorno ad allenarci, sacrificando molte cose per migliorare e riprovare ancora e ancora, magari ricevendo un'altra delusione.
Il mondo della TV non è così facile da raggiungere, come ho scoperto personalmente, ma molte persone non lo comprendono. Troppo spesso si danno per scontate molte cose, senza considerare che i programmi televisivi hanno visto un'infinità di artisti di talento, quindi per catturare la loro attenzione devi davvero distinguerti. Questo non deve però scoraggiarti! È solo questione di analizzare i dettagli che, come sempre, fanno la differenza.
Quello che voglio trasmettere con questo articolo è semplicemente di non demordere mai se avete un'idea e siete sicuri di essa. Bisogna continuare, perché prima o poi una persona determinata raggiungerà il suo obiettivo. Non lasciatevi influenzare da chi pensa di sapere cosa sia meglio per voi. Siate voi stessi a conoscere cosa sia davvero giusto per voi, cosa vi faccia davvero stare bene con voi stessi. Se siete felici delle vostre scelte e dormite a fatica la notte, allora state certi che avete fatto la scelta giusta. Come si dice, "tutti siamo bravi a parlarla", soprattutto quando non siamo direttamente coinvolti. È facile discutere sulle scelte altrui quando non ci riguardano personalmente.
Le difficoltà che gli artisti affrontano sono qualcosa che le persone comuni, impegnate in lavori ordinari, non possono nemmeno immaginare. Fare arte in Italia è un'impresa ardua, quasi impossibile. Si fa un'enorme fatica e arrivare a fine mese è un traguardo straordinario. Conosco molti colleghi che vivono solo di arte, e la vera vittoria non è approdare in un programma televisivo. La vera vittoria è poter vivere dell'amore per l'arte, rimanendo in Italia e riuscendo a farlo diventare la propria fonte di sostenimento.
Un altro errore comune che la società commette è misurare la bravura di un artista in base alle sue apparizioni televisive. Il fatto che un artista sia stato in televisione non significa necessariamente che sia eccellente. La televisione, in generale, è un'arma a doppio taglio, poiché basta commettere un solo errore, anche banale, e ricevere un giudizio negativo da parte di uno dei giudici, per vedere la propria carriera sgretolarsi.
Purtroppo è necessario considerare ogni aspetto della televisione. Personalmente, se dovessi essere coinvolto in un programma televisivo, preferirei partecipare come ospite, magari facendo un breve intervento, evitando così di essere giudicato da persone che non sono prestigiatori e non hanno esperienza nel mondo dello magia. Se proprio dovessi essere giudicato, preferirei una giuria di prestigiatori professionisti del settore, in grado di spiegare un eventuale giudizio negativo. Tuttavia, non mi sono mai tirato indietro da queste opportunità, poiché ho sempre cercato di partecipare a programmi del genere. Mi considero una persona abbastanza competitiva e sportiva, e non nego che un'opportunità del genere possa essere un buon trampolino di lancio. Come in tutte le cose, ci sono i pro e i contro.
Per concludere questo articolo, sperando che lo abbiate trovato interessante, vorrei suggerire che la società, prima di esprimere qualsiasi domanda, si soffermi a riflettere su come porla. Ho sentito il desiderio di scrivere su questo argomento perché credo che molti, come me, si siano trovati di fronte a una domanda simile. In questo articolo ho cercato di far comprendere a chi pone questa domanda i numerosi sforzi che un artista compie quotidianamente, sperando di farli immergere nella realtà dell'artista e di far capire che sentirsi ripetere una domanda del genere può destabilizzare una persona.
Facendo un paragone un po' esagerato, ma proprio per far capire il senso, è un po' come chiedere a una coppia sposata da anni: "Perché non avete ancora un figlio?" Noi cosa possiamo sapere! Magari ci hanno provato, ma non è successo. Possiamo ferire con domande fatte senza pensarci minimamente. Ognuno di noi ha la responsabilità di contribuire a creare un mondo rispettoso e consapevole, dove tutti possano sentirsi valorizzati e compresi. Spero che questo articolo abbia stimolato una riflessione più profonda su questo argomento e incoraggiato una maggiore empatia e comprensione verso gli altri e il loro lavoro.
Vi saluto calorosamente e desidero ringraziarvi di cuore per il vostro costante sostegno nella lettura dei miei articoli. Non vedo l'ora di ritrovarci qui nuovamente il prossimo sabato per continuare questa emozionante avventura insieme.
Con affetto e gratitudine,
-KID-

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